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Il "miracolo del bambino muto che dice MAMMA"

Ho voluto cercare di capire quanto più possibile di questo avvenimento leggendo le (di solito) poco affidabili notizie pubblicate sui giornali locali relativamente al cosiddetto "miracolo" del bambino americano che, muto, avrebbe detto per la prima volta a 8 anni la parola MAMMA.
Sono partito dalle notizie che dovrebbero permettere di capire di che cosa stiamo parlando. Cito dal Mattino di Padova del 15/92014:

Il bambino è nato prematuramente a sei mesi. Il suo peso alla nascita era di 900 grammi ed è affetto da aprassia motoria moderata e verbale grave. Il bambino si chiama John Paul (Giovanni Paolo), ha otto anni e vive in una famiglia formata da mamma Jacquelyn, dal padre e dal fratello minore normodotato di 4 anni. La famiglia abita nei pressi di Boston. John Paul ha subito diversi interventi chirurgici per risolvere consistenti problemi dovuti alla nascita prematura. Oggi fisicamente sta molto meglio e viene educato a comunicare con i segni e ad utilizzare un tablet. John Paul dimostra di avere coscienza della realtà; e di essere in grado di esprimere la propria volontà attraverso il tablet e di comunicare i propri sentimenti attraverso il linguaggio dei segni.
Domenica pomeriggio la coppia di amici della famiglia era presente alla celebrazione con la reliquia arrivata da Padova nella chiesa di sant'Antonio di Springfield. Al termine della celebrazione, avendo ricevuto un biglietto del «Caro sant'Antonio» su cui poter scrivere la propria preghiera ha pensato di affidare al taumaturgo padovano il bambino. Il giorno successivo, presente la madre e due persone, tra cui la terapista del bambino che gli insegna a comunicare attraverso i segni, il bambino chiama a chiara voce per la prima volta e per due volte consecutive la propria madre con la parola: «Mamma».

Come si può dedurre da quanto riportato, c'è ben poca "sostanza" su cui si possa ragionare. Infatti ci vorrebbero degli specialisti per chiarire il livello di deficit di cui è affetto il bambino, per avere delle statistiche su casi analoghi e per capire dal punto di vista medico i dettagli dell'avvenimento.
Si potrebbe comunque pensare che le circostanze particolari a cui è stato sottoposto il bambino, vale a dire la partecipazione a celebrazioni pompose e la situazione "anomala" in cui egli si trovava, abbiano favorito un gesto, un atto che nulla ha di miracoloso, ma che come tale può essere interpretato da chi si trova in uno stato di forte attesa e che, partendo da una situazione di disagio (la malattia/deficit del bambino), nutre una forte speranza di cambiamento. E qualsiasi cambiamento può essere in queste condizioni interpretato come straordinario e quindi, per chi ci crede, miracoloso.

Ricordiamo che viene definito "miracolo" un evento straordinario, al di sopra delle leggi naturali, che si considera operato da Dio direttamente o tramite una sua creatura.
Ma, come viene ricordato nel sito dell'UAAR: In realtà la definizione di miracolo quale "evento che supera le leggi di natura" riflette solo una carenza attuale di valide spiegazioni, che risulteranno in genere possibili in un secondo tempo. http://www.uaar.it/news/2008/02/24/come-scienza-spiega-cosiddetti-miracoli/

Se poi a questo aggiungiamo la suggestione, capiamo anche come questo tipo di notizie sia un po' come le ciliege: una tira l'altra.
E infatti pochi giorni dopo sul Gazzettino compare un nuovo "miracolo":
«Miracolo a Medjugorje: avevo "la sclerosi multipla e sono guarita" http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/medjugorje_gigliola_candian_g...

Ricordo che in medicina esistono le cosiddette "guarigioni spontanee". Sono rare percentualmente, ma non così infrequenti come numero assoluto, visto che si contano almeno 176 casi negli ultimi 60 anni, certamente più dei 68 miracoli "certificati" di Lourdes nell'ultimo secolo e mezzo. Come dire che è statisticamente più probabile guarire "miracolosamente" standosene a casa che andando in pellegrinaggio.
Di guarigioni miracolose parla in maniera documentata il blog medbunker: http://medbunker.blogspot.it/2013/10/guarire-miracolosamente-o-spontanea...

È impossibile perciò rincorrere il susseguirsi di notizie di questo tipo.
Chiunque può gridare al "miracolo" e trovare una cassa di risonanza nei media che cavalcano le notizie "gridate" mentre non amano le analisi razionali e approfondite: la notizia del miracolo fa titolo e fa vendere, mentre la sua smentita è noiosa e non la legge nessuno.

La conclusione allora può essere una sola: se si vuole conoscere la realtà dei fatti bisogna controllare le notizie, verificare le informazioni e le fonti e avere la pazienza di leggere spiegazioni che possono essere lunghe e noiose, ma che superano quel livello di superficialità che caratterizza invece la maggior parte degli annunci relativi a miracoli e fenomeni prodigiosi.

Dott. Massimo Albertin