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Aderire all'UAAR. Perché?

L'incontro dei Circoli UAAR tenutosi a Rimini il 27 ottobre scorso ha fotografato un'associazione piena di vitalità e ormai presente in molte realtà locali del territorio. Tra le pietre miliari di quell'incontro, che la dice lunga anche su come il “governo” dell'UAAR parta dal basso, così come deve essere in tutti gli ambiti in cui la democrazia rappresentativa non sia solo una parola depotenziata dal suo valore, sicuramente c'è il Manifesto d'Intenti (che potete leggere in questa home page più in basso) che disegna i punti qualificanti di quello che oggi in Italia voglia dire essere atei ed agnostici.
Ne esce, non diciamo la necessità dell'ateismo (per dirla con Shelley) ma sicuramente quella del laicismo in un Paese sempre più in preda alla deriva clericale. Ma ne esce anche, a dispetto di quanti ci dipingono arrabbiati, tristi e disperati (forse per nascondere la loro rabbia, tristezza e disperazione) il profondo orgoglio, la propositività, se volete, l'intima bellezza del dichiararci atei ed agnostici, i valori di fondo che dovrebbero ispirare e nostre azioni. Ci sono, insomma, ancora delle ottime ragioni per stare con noi.
E ci rivolgiamo anche ai quei soci un po' latitanti che continuano a rinnovare ogni anno e che di tanto in tanto si vedono ad una nostra cena sociale (consultate sempre l'agenda di Circolo sempre su questa home) o ad una nostra conferenza ma che non osano fare quel passo in più che consenta alla militanza di organizzarsi al meglio. Idee ne abbiamo ma ci piacerebbe discuterne e confrontarci.
Tu che stai leggendo sei il/la nostro/interlocutore privilegiato/a. Bene poi facebook, le firme di sostegno e tutto il resto. Ma ci piacerebbe dialogare con persone in... carne ed ossa.
Non chiamateci “materialisti”.