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Quasi quasi mi sbattezzo

Mercoledì 10 aprile 2013 - ore 17,00 - a Padova presso l'Osteria l'Anfora in via dei Soncin 13 - Antico Ghetto - proponiamo, in occasione della ristampa per Nessun Dogma, una presentazione del libro "Quasi quasi mi sbattezzo" con intervento degli autori Alessandro Lise e Alberto Talami.
Dalla "non-prefazione" di Sergio Staino:
Questa non è una prefazione. Anche se l'Editore - puta caso - avesse titolato questo mio breve scritto così, voi non consideratelo tale. Consideratelo uno spot pubblicitario: un affettuoso e gratuito invito a comprare questo libretto, magari più di una copia, per farne dei regali e leggerlo godendo di tutta l'intelligenza e il divertimento di cui trabocca.
Non lasciatevi ingannare dai disegni, forse un po' troppo schematici e a prima vista ripetitivi: Immergetevi nella lettura e vedrete che questi vi aiuteranno egregiamente a capire situazioni, inflessioni, doppi sensi detti e non detti e tutto quel che vi serve per appassionarvi e finirlo tutto d'un fiato. Ancor più, non fatevi influenzare negativamente dall'argomento: lo "sbattezzo".
Lo so che alla maggior parte delle persone un tema come questo appare - giustamente - se non inutile almeno secondario, e il parlarne (o addirittura il leggerne) un atto che sfocia nella goliardia anticlericale.
(...)
Mi ha colpito molto l'affetto e il rispetto con cui gli autori hanno tratteggiato l'immagine di quello che, volente o nolente, è il vero avversario "face to face" che ha il protagonista.
Un rapporto assai diverso da quello, ugualmente bonario ma fondamentalmente complice nel guidare il gregge del popolo o dei fedeli, che si ritrova nel Don Camillo di Guareschi. Qui è soprattutto uno scontro di intelligenze, due visioni del mondo fieramente opposte eppure tendenti entrambe a salvaguardare l'individuo, perché sempre dall'individuo bisogna partire. Per questo, alla fine, grazie alle corse avanti e indietro di Beto, grazie ai suoi dubbi, a volte elementari, alle sue riflessioni familiari, ci rendiamo conto che anche da cose apparentemente minime come lo "sbattezzo" si può contribuire a far crescere una sensibilità collettiva che ci difenda dall'oscurantismo culturale e dalle conseguenti prevaricazioni del potere. Il tutto con molti sorrisi (e scusate se è poco).

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