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Laicità nell'Italia in crisi

Laicità nell'Italia in crisi

Ha ancora senso parlare oggigiorno di laicità dello Stato in accordo con i principi della Costituzione Italiana? E’ giusto confondere pubblico e privato? Accettare l'imposizione dell'ideologia della chiesa cattolica come ideologia preminente dello Stato; quasi fosse un “servizio pubblico” da imporre ai cittadini con tasse, esenzioni d'imposta, pubblicità gratuita? Cosa conosciamo realmente del “mondo chiesa” e delle sue attività politiche ed economiche?

La banalità del male

Le parole sono pietre, scriveva Simone Weil, e le pietre, si sa, possono uccidere. In queste ore c'è un'ondata di giusta indignazione per il post di Doleres Valandro che si chiedeva perché nessuno “violenti il ministro Kyenge”. Parole talmente miserabili che hanno tutto il nostro disprezzo. Sorprende che tra quanti hanno stigmatizzato l'infelicissima uscita ci sia anche l'ex sindaco di Cittadella Bitonci, che ha definito le parole della sua compagna di partito “stupide, violente ed inopportune”.

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