L’UAAR nasce proprio a Padova il 4 dicembre 1986 in una pizzeria, quando tre amici, Rodolfo Costa, Martino Rizzotti e Lorena Ziron (i primi due docenti universitari, la terza insegnante di scuola media), decisero di fondare il comitato promotore di una nuova associazione che riunisse gli atei e gli agnostici italiani.

Perché quest’idea? Perché l’approvazione delle modifiche concordatarie del 1984 erano passate senza colpo ferire: in Parlamento con una maggioranza plebiscitaria, e nel Paese senza che l’ormai marginalissimo e residuale attivismo laico riuscisse a organizzare una parvenza di opposizione. Erano altresì state firmate le prime Intese: se il cattolicesimo non era più (di diritto, anche se non di fatto) “religione di Stato”, lo Stato iniziava tuttavia a discriminare tra religioni di serie A (la Chiesa cattolica), B (le confessioni con le Intese), C (le confessioni riconosciute), e D (le confessioni non riconosciute e i semplici credenti, protetti dall’articolo 19 della Costituzione). Chi non credeva non doveva partecipare al gioco. L’UAAR nacque per scompaginare le regole del gioco.

(tratto da “vent’anni di UAAR” di Raffaele Carcano)

I valori dell’UAAR

I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; l’autodeterminazione; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; l’acquisizione della conoscenza attraverso il metodo scientifico; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.

Cosa vuole l’UAAR

La nostra associazione persegue questi scopi:

  • tutelare i diritti civili degli atei e degli agnostici, a livello nazionale e locale, opponendosi a ogni tipo di discriminazione, giuridica e di fatto, nei loro confronti, attraverso iniziative legali e campagne di sensibilizzazione;
  • contribuire all’affermazione concreta del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, delle scuole pubbliche e delle istituzioni, e ottenere il riconoscimento della piena uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini indipendentemente dalle loro convinzioni filosofiche e religiose. In particolare, pretendere l’abolizione di ogni privilegio accordato, di diritto o di fatto, a qualsiasi religione, in virtù dell’uguaglianza di fronte alla legge di religioni e associazioni filosofiche non confessionali;
  • affermare, nel quadro di una concezione laica, razionale e areligiosa dell’esistenza, il diritto dei soggetti a compiere in autonomia le scelte relative alla sessualità e alla riproduzione, comprese quelle sulla interruzione volontaria della gravidanza; a stringere unioni familiari legalmente riconosciute, senza distinzioni di sesso, e a recedere dalle stesse; a determinarsi liberamente sulla propria fine vita; sostenere la libertà della ricerca scientifica, filosofica ed artistica; operare perché tali diritti e libertà trovino piena sanzione ed effettiva garanzia;
  • promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo razionali e non religiose, con particolare riguardo alle filosofie atee e agnostiche.

Come in molte altre città anche a Padova è presente un circolo locale, che si riunisce ogni primo giovedì del mese nella sede di via Frà Giovanni Eremitano, 24 e che organizza periodicamente eventi in città. La pagina Facebook pubblica del circolo UAAR di Padova contiene tutte le informazioni aggiornate sulle iniziative locali.

UAAR
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