Circolo UAAR di Padova, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, www.uaar.it/padova/

L’UAAR di Padova protesta contro le visite pastorali del vescovo Mattiazzo


La notizia sulle Ultimissime UAAR

Il volantino "visite pastorali a scuola durante le lezioni: fuori legge" che il vescovo non ha accettato


Free Image Hosting at www.ImageShack.us
Corriere del Veneto, supplemento del Corriere della Sera, giovedì 29 novembre 2007, pagina 11

TEOLO Acceso scambio di battute tra Mattiazzo e gli organizzatori della protesta

Vescovo a scuola, gli atei picchettano l’entrata

TEOLO - Volevano un confronto con il vescovo Antonio Mattiazzo. E in parte l'hanno avuto. Erano in quindici gli iscritti all'Uaar (Unioni Atei e Agnostici Razionalisti) ad attenderlo al di fuori della scuola media Tito Livio di Teolo, per «ricordare» a monsignor Mattiazzo l'«illegalità» delle visite pastorali in orario di lezione. «Non abbiamo nulla contro Mattiazzo - spiega Flavio Pietrobelli, coordinatore della sezione padovana dell’Uarr(sic)-, ma se accordi del 1984 tra Stato e minoranze religiose hanno sancito che cerimonie religiose non devono avvenire durante l'orario scolastico, non capisco perché al vescovo sia permesso. Noi abbiamo già diffidato questa scuola, ma hanno accettato lo stesso la richiesta del presule». La giornata di protesta però era iniziata ancora prima del suono della campanella che segnava l'inizio delle lezioni. Nel parcheggio pubblico di via XXV Aprile già prima delle otto i manifestanti si erano dati appuntamento con striscioni e cartelli. Un tema che non ha lasciato indifferenti i genitori di Teolo, molto ben disposti ad ascoltare le ragioni dell'Uaar. «Tanto che - racconta un rappresentante dei genitori in Consiglio d'Istituto - la giornata di oggi è stata approvata con 8 voti a favori contro 7 contrari. E tra l'altro è stata fatta passare come visita culturale. Io personalmente sono d'accordo con quanto dice l'Uarr. Non vedo il senso di far sentire i discorsi del vescovo a persone che non credono o sono di altre fedi». Ma c'è anche chi ha fatto sentire la propria voce in sostegno al presule, gridando «vergogna» ai manifestanti. E dopo un'ora di attesa, verso le 9.15, come da programma, il vescovo di Padova si presenta alla scuola. Vivace lo scambio di battute tra Mattiazzo e i manifestanti. «Noi usiamo la ragione, certi atti di culto non li possiamo permettere, in difesa della laicità» dicono i manifestanti.

«Anche io uso la ragione - risponde il vescovo -, ma ho anche Gesù e la Fede. E voi il termine atti di culto non sapete nemmeno cosa voglia dire, altrimenti sapreste che questa non lo è, ma è solo una visita. Avete anche fatto ricorsi al Tar per annullare la mia visita, ma ve l'hanno respinto». Uno scontro verbale durato circa cinque minuti, in cui monsi-gnor Mattiazzo non ha lasciato senza risposta i dimostranti, che chiedevano un confronto culturale aperto, magari davanti a quei ragazzi che dopo poco avrebbe visitato. «Potevate chiederlo alla scuola come ho fatto io - conclude il vescovo, prima di entrare nell'istituto -, se l'avete chiesto e non vi hanno aperto le porte non riesco a capire perché ve la prendiate con me. Non è colpa mia».

Nicola Munaro



Free Image Hosting at www.ImageShack.us
Il Mattino di Padova, giovedì 29 novembre 2007, pagina 29

Manifestazione contro Mattiazzo a Teolo

Vescovo contestato a scuola

Protestano i manifestanti dell’Uaar per la visita pastorale
Decisa replica del presule:
«Con me vi fate pubblicità, sono più forte io»

I manifestanti: «Questi incontri nelle classi sono vietati
ma la Chiesa è abituata a essere al di sopra della legge»
Spaccatura anche all'interno del Consiglio d'istituto

di Rossella Moretto

TEOLO. Slogan e cartelli di protesta contro la visita pastorale di monsignor Mattiazzo alle scuole di Bresseo e Treponti. Ieri alle 9,20 quando il vescovo si è presentato alla media Tito Livio, in via XXV Aprile, ha trovato ad attenderlo una decina di rappresentanti dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, con in testa l'ex segretario nazionale Giorgio Villella. Qualche tempo fa l'Uaar aveva inviato una diffida alle scuole pubbliche del vicariato di Teolo dall'ospitare visite del vescovo perché «in aperto contrasto con la Costituzione e il principio di laicità dello Stato». Ieri si è arrivati alle vie di fatto e i manifestanti, sotto la sorveglianza delle forze dell'ordine, hanno movimentato la mattinata. La presenza inattesa del gruppo non ha però spiazzato il vescovo che, giunto con il parroco di Bresseo don Claudio Savoldo, ha puntato con piglio deciso verso i contestatori che hanno cercato di consegnargli un volantino.

Ne è nato un vivace scambio verbale che non ha risparmiato qualche alzata di tono da entrambe le parti. «Sono disponibile al dialogo — ha detto Mattiazzo — ma la scuola è aperta a tutti». «Aperta solo alla Chiesa — è stata la risposta di Villella — che è abituata ad essere al di sopra della legge. Oggi siamo qui per ribadire ancora una volta che gli atti di culto, e dunque anche le visite pastorali, all'interno degli edifici scolastici sono espressamente vietate dalla legge in seguito alle intese stipulate con le confessioni religiose di minoranza dopo la revisione del Concordato del 1984. Nonostante ciò si continua a spalancare le porte alla Chiesa, n vescovo, presentandosi durante l'orario scolastico, vuole fare lezione a tutti i ragazzi anche a quelli esonerati dall'ora di religione». La vicenda, secondo quanto riferisce ancora Villella, avrebbe avuto ripercussioni anche all'interno del consiglio d'istituto che, sull'argomento, si sarebbe spaccato in due. «Alcuni genitori mi hanno riferito che otto si erano espressi a favore e sette contro e che la preside si sarebbe impegnata a dare alla visita un aspetto culturale», il corteo si è poi spostato alla scuola elementare di Treponti, in via Montessori, seconda tappa del tour del vescovo, dove non è mancata l'occasione per un ulteriore scambio di battute. «Con me oggi vi fate pubblicità — ha ironizzato Mattiazzo che, incalzato da Villella che gli proponeva un confronto pubblico, ha replicato: «Sono più forte di voi».

Foto con didascalia:
Il vescovo e la protesta. Ieri mattina monsignor Antonio Mattiazzo non ha accettato di buon grado l’accoglienza riservata e ha risposto in maniera decisa ai manifestanti.